venerdì 10 ottobre 2008

Ma cosa caz.. sta dicendo



"Datte retta a me, dovete comprare i titoli Eni e Enel (tra le altre entrambe a vasta partecipazione pubblica, ndr) perché sono sottovalutati, un anno fa valevano 10, oggi 2 e con questi rendimenti dovranno per forza tornare ai valori di borsa originali. Sono aziende che fanno utili e il prossimo anno presenteranno bilanci favolosi".
In effetti questi titoli registrano subito rimbalzi positivi. Soprattutto Eni: tra le tre e mezza e le quattro del pomeriggio, dopo le parole del premier, il suo valore passa da 13,38 euro a 14,36 euro. Rimbalzano in positivo anche i titoli Mediaset e Medionalum, società del premier.

Alla faccia del tentativo di manipolare il mercato, peccato che la Consob non abbia le palle per intervenire.

«La crisi è globale e serve una risposta globale. Si parla di una nuova Bretton Woods per scrivere nuove regole e di sospendere i mercati per il tempo necessario per formulare queste nuove regole - ha detto Berlusconi -. Tra le varie ipotesi avanzate c'è anche questa, ma per ora non c'è nulla di concreto. Certamente la soluzione non può essere né nazionale né europea, ma globale. Va presa nelle istituzioni mondiali». Poi Berlusconi ha precisato che «la sospensione dei mercati è una voce che circolava già da tempo».

Cosa abbiamo fatto di male!! Ma non si trova un morto di fame di esperto che gli scriva i discorsi invece di dire sempre caz.....

PS: l'alternativa è che ingenuamente dica sempre la verità e allora non so cosa sia peggio !

1 commento:

Anonimo ha detto...

Nei giorni scorsi il governo ha varato un piano di intervento le cui linee guida sono pienamente condivisibili, e che certamente ha rassicurato molti risparmiatori italiani. Purtroppo le dichiarazioni rese oggi pomeriggio dal Presidente del Consiglio rischiano di avere l’effetto opposto. Esse contengono due gravi errori.
Il primo errore consiste nell’accennare alla possibilità di sospendere le contrattazioni sui mercati, salvo smentire confusamente tale dichiarazione pochi minuti dopo. Chiudere i mercati in questo momento è come spezzare il termometro al capezzale di un malato con la febbre alta: così si finisce per non sapere più neanche quanto sia grave la sua malattia. Inoltre, imporre la chiusura dei mercati equivarrebbe a produrre la totale illiquidità dei titoli in un momento in cui tutto ciò che può dare liquidità è essenziale: ciò accescerebbe solo il panico in coloro che sono incerti se vendere o no i propri titoli, e farebbe sospettare ai risparmiatori che il governo stesso sia in preda al panico e alla confusione.
Il secondo grave errore è stato quello di consigliare ai risparmiatori di comprare azioni ENEL ed ENI. Non spetta al Presidente del Consiglio dare suggerimenti su quali società in cui investire i propri risparmi, specie considerato che in queste società lo Stato è l’azionista di controllo. Ciò rischia di turbare gravemente il normale funzionamento del mercato.
C’è da augurarsi che la Consob intervenga immediatamente, con grande chiarezza e decisione su entrambe le questioni. Il suo silenzio sarebbe gravemente colpevole, e fonte di ulteriore disorientamento per i risparmiatori. C’è anche da augurarsi che in futuro ci sia maggior cautela da parte degli esponenti del nostro Governo: in questi giorni, una loro frase incauta può avere conseguente drammatiche. È l’ultima cosa di cui abbiamo bisogno.